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Immagine del redattoreMargherita Pogliani

Talenti per “Suélta”


Strategia e adattabilità: nuovi talenti per uscire dalla tana del coniglio

“Suélta”, mi sussurrava con la sua cadenza catalana, roca e sensuale.

“¡Relájate! Suélta”, aggiungeva, quasi temesse non capissi quella parola magica che anche solo ascoltandola scioglie nodi e pensieri.

Suélta: molla la presa, lascia andare, lasciati andare.

E io pensavo: se lascio andare questo carico di sofferenza, quei 15 mesi vissuti in bianco e nero, come una coniglia braccata tra ansia e dolore, commiserazione e rabbia, ma anche determinazione e coraggio, resilienza e amore (sì, amore!), cosa mi resta? Nel senso: ho fatto così fatica a vivere e metabolizzare quel periodo della mia vita e ora mi si chiede di lasciarlo andare? Cosa ci guadagno?

Ci guadagno, ci ho guadagnato un talento. Anzi, due talenti, letteralmente: l’adattabilità e lo strategico.

Ne scrivo non per lustro, quanto per condividere l’incredibile elasticità della nostra intelligenza (emotiva in primis!) e la capacità dell’intelligenza artificiale nell’attestare i nostri cambia-menti. Sì, perché online esiste un strumento psicometrico, brevettato più di vent’anni fa, in grado di riconoscere, meglio di un Grande Fratello, i principali tratti della nostra personalità: il Gallup CliftonStrengh®.


Era il 2015 quando una straordinaria amica coach ed head hunter mi suggerì caldamente di fare il test di Gallup, meglio noto come CliftonStrengh®, dal noto inventore di un algoritmo in grado di estrarre con 177 semplicissime domande i punti di forza che ci caratterizzano. E originali lo sono davvero, perché ogni risultato è personalizzato: per esempio, chi avesse, come me, Positive al primo posto, avrebbe una lettura e consigli su come utilizzare al meglio questo talento, totalmente diversi da quelli che ho ricevuto io. Non per niente il test è già stato adottato da oltre 35 milioni di persone e più del 90% delle aziende Fortune nel mondo usano i CliftonStrengths.

Per pochi dollari, il “responso” del test arriva in tempo reale e lascia a bocca aperta. Vien voglia di urlare: “questa sono proprio io e finalmente qualcuno lo scrive nero su bianco! Già, finalmente c’è un pezzo di carta che attesta i talenti e li certifica portando quella consapevolezza che spesso si preferisce ignorare. La psicologia Strengths-based è stata sviluppata proprio per rilevare gli schemi ricorrenti e innati di pensieri, sensazioni e comportamenti che possono essere massimizzati in modo produttivo. Clifton distingue, infatti, tra talenti e punti di forza, cioè il risultato della massimizzazione consapevole del talento. Quando diventiamo consapevoli dei nostri talenti e lavoriamo per potenziarli attraverso l’acquisizione di conoscenze e capacità, otteniamo performance vicine alla “perfezione”.


Ciascuno di noi ha una combinazione di 34 punti di forza con diversi livelli di intensità.

I Top 5 rappresentano i picchi di eccellenza, ovvero i punti in cui siamo eccezionalmente brillanti e quando ne siamo consapevoli possiamo usarli in modo proattivo, diventando più efficienti e produttivi, poiché abbiamo più fiducia in noi stessi e puntiamo a obiettivi chiari, possibili.

In teoria i primi cinque talenti, quelli che ci danno potere e ci distinguono, non cambiano o se cambiano salgono o scendono nella classifica di poche posizioni. Ma io, curiosa di scoprire se il vissuto di questi ultimi mesi (e anche anni!) avesse condizionato i miei punti di forza ho rifatto il test e… sorpresa: la mia capacità strategica ha preso il posto prima occupato dal Developer, Sviluppatore, ma soprattutto ho lasciato andare il “Futurista” per far posto alla forza dell’Adattabilità, che dalla ventitresima posizione si trova ora niente meno che in second°!

 

“Come si cambia per non morire

Come si cambia per amore

Come si cambia per non soffrire

Come si cambia per ricominciare”

(Fiorella Mannoia)

Già, come si cambia…

Positiva lo sono sempre stata, entusiasta (Woo) ed Empatic anche, ma adattabile e strategica, nel senso di essere piena di idee e risorse che risolvono un problema trasformandolo in un’opportunità, no. La mia vena di Serendipity ha preso il sopravvento e io vado via col vento!

Per restare in metafora, riguardando il film della mia vita, dieci anni fa avevo da poco perso il lavoro, non per demerito bensì per merito: avevo trasformato tutte le testate del mio editore in galassie multimediali, avevo superato i risultati attesi nei tre anni successivi e… semplicemente non servivo più, avevo dato tutto, forse troppo. Avevo bisogno di scoprire i mie talenti per investire su un nuovo sviluppo, con sguardo rivolto verso il futuro. Non a caso Developer e Futuristic erano tra i Top Talent.

Oggi ho da poco perso “la mia roccia”, non per scelta ma per sorte: ho avuto fiducia di poter gestire qualsiasi cosa accadesse finché non ho dovuto immaginare un’alternativa, avventurandomi oltre il luogo comune, il familiare, l'ovvio. Ho inventato una strategia per adattarmi alle circostanze. O forse mi sto riconoscendo le potenzialità dell’adattabilità per creare nuove strategie. Strategist e Adaptable.


Ammetto, mi piacciono assai questi cambia-menti, perché l’adattabilità che Clifton mi riconosce non è mera accettazione delle situazioni. È la capacità di usare al meglio il presente. È la mia Serendipity.

“L’Adattabilità – cito testualmente - ti consente di rispondere consapevolmente alle esigenze del momento anche se ti allontanano dai tuoi piani. A differenza di altre persone, richieste improvvise o deviazioni impreviste per te non sono un problema. Te le aspetti perché sono inevitabili. Grazie ai tuoi punti di forza, la bellezza del mondo, delle persone e del cosmo ti riempie di stupore. Sia che guardi le magnificenze della natura o che ammiri il lavoro dell'uomo, sei piena di meraviglia. Sperimenti la bellezza a un livello che molte persone non possono immaginare. È molto probabile che tu ti renda conto che ogni giorno offre sorprese che cogli con la straordinaria capacità di procedere serenamente e in modo propositivo, oltre che cooperativo. È la calma interiore che ti permette di modificare piani, regole, processi o incarichi.”

È la vita che offre questi cambia-menti. Io li colgo per ricominciare… O, sì, per ricominciare, grata delle forze che non sento più e oggi so di poter lasciar andare.

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