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  • Immagine del redattoreMargherita Pogliani

Coffee. Life. Emotions

"Mi tengono sotto pressione, ma non perdo gentilezza. Sono un buon conduttore di calore ed energia. Mi chiamano rito ma aspiro a essere mito. Basta un gesto per svelarmi, ma prima toccatemi con mano. Anzi, già che ci siamo: ci vediamo? Non mi illudo vi ritroviate solo per me, ma seguitemi su note più o meno note. Perché ho Senso Espresso." (Libera citazione da Senso Espresso. Coffee. Style. Emotions)


Senso Espresso, la nuova opera di MUMAC, è stato per me molto più di un progetto sfidante alla scoperta di connessioni dense, dove ogni senso volevamo fosse narrato dalle macchine per caffè. È stato un viaggio emozionante, un puro concentrato di piacere. Piacere nel liberare la creatività sentendola vibrare su spunti fantasiosi. Piacere soprattutto nel partecipare con Gruppo Cimbali e Sidera Studio all'ideazione e realizzazione di un volume che stimolato i sensi sul senso dei piccoli, grandi piaceri che la vita ci offre ogni giorno, come un buon caffè. Volutamente ho, quindi, trasformato il sottotitolo del libro Senso Espresso, in titolo del post, sostituendo volutamente Style in Life.

Coffee, life, emotions: la vita è un espresso d’emozioni. Ne ho assaporato un estratto grazie a questo progetto: ristretto nei tempi, intenso nei sapori. Armonico nella consistenza, potente nella partecipazione. Ciascuno ha portato con generosità la propria competenza in una miscela di idee, suggestioni, saperi, immagini. E oggi, presentando questo autentico lavoro di squadra, percepisco la soddisfazione di aver co-creato un’armonia d’insieme, in cui risuonano molteplici imprese.

In primis scegliere la chiave della metafora sinestetica, quel “superpotere” che ci ha permesso di percepire in un’unica esperienza diverse sensazioni, librandoci in una dimensione “altra” dove assaporare il colore di un incontro o il profumo di una poesia.

In questa dimensione libera e soggettiva nasce SENSO ESPRESSO. Un progetto voluto, come suggerisce Fabrizia Cimbali nella sua prefazione, “per condividere calore, passione, riflessi inediti, ispirazioni made in Italy. L’invito è sfogliare questo libro multisensoriale come fosse un museo in cui riscoprire tra le righe il gusto dello stile italiano che, anche nelle difficoltà, è capace di realizzare le sue opere migliori. Tra sfumature, parole, note e suggestioni emergono sensazioni e riflessioni. Proprio come quando si sorseggia un espresso, mentre si assapora la meraviglia di un lusso accessibile a tutti”.


La meraviglia di un lusso accessibile a tutti è accompagnato da un profondo senso di riconoscenza, insieme alla voglia di sperimentare e continuare a guardare oltre, modellando la realtà affinché possa stupirci con piaceri inaspettati, sempre sostenibili.

Senso Espresso è stato, infatti, motore di un’esperienza tonda, arricchita da entusiasmi condivisi con tatto. Non pensate sia solo questione di gusti, perché dietro questo volume c’è l’alchimia della cura, della ricerca e della libertà di esprimerci come tanti pezzi unici per portare in scena un concerto d’emozioni. Lunghe o ristrette poco importa. Un caffè è sempre un valido motivo d'incontro, sebbene spesso lo ignoriamo o ci illudiamo di non aver tempo per gustarlo.


“Tutto ha un senso, non credere. Non posso essere più espresso. Ha senso esser speciale come normale.

Ristretto e corretto. Intenso e delicato.

Scuro e macchiato. Americano e napoletano. Ghiacciato e bollente. È giusto? È sbagliato? Che senso ha porsi mille domande quando la vita si gusta in un sorso? Ogni momento è un incontro. Ogni istante è relazione. Per essere espresso, voglio celebrare l’incanto della vita.

Dolce, amara, lunga, ristretta, intensa, fluida, persistente: sta a voi darle un senso. Il mio altro non è che l’invito a trovarci per un caffè”.


E accettiamo, questo invito! Anzi, riproponiamolo senza remore, anche solo a noi stessi: "Pausa caffè?"

"Sì, grazie!" Concediamoci il piacere di perderci tra sensi e contro sensi. Perché la vita a volte può ustionare e sembrare amara, ma proprio lasciandoci andare possiamo (ri)scoprire il piacere di esprimerci, di sentirci, di coccolarci con un gesto che vale più di mille parole, se fatto con gentilezza. A tal proposito,

accolgo e celebro la giornata mondiale della gentilezza come fosse un buon caffè, servito espressamente per ricordarci il piacere di esistere. E la fortuna di poterlo ogni volta godere. Perché dietro il senso di un espresso per me c'è sempre il sorriso gentile di chi lo offre e di chi lo riceve.


PS: A proposito del piacere di esistere, perdendomi tra sensi e controsensi, il 19 novembre avrò l’onore di partecipare alla presentazione del libro Senso Espresso nel meraviglioso museo delle macchine per caffè professionali di Gruppo Cimbali, mentre sabato 20 condividerò sempre in streaming la mia esperienza tra formazione e informazione nel sorprendente puzzle di pezzi unici guidato da Maria Cristina Koch dal titolo: “Dare un senso al mio vivere”.

Senso Espresso, per l’appunto!

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