Palindromos corre all’indietro, composto da un palin (di nuovo, all’indietro), e dal tema di dramein, correre. Palindromo è questo incredibile 22022022: il numero del femminile, della creatività oggi viene ripetuto 6 volte per un totale di 12!!
Pensate che forza! Che potenza!
"2: da 1 + 1 si inizia a creare", mi scriveva una saggia amica stamattina. Vero. E mi incanta questo giorno sospeso tra uno e l'altro due. Due di due. Sono sensibile al loro fascino, tanto misterioso quanto squisitamente umano, anche perché proprio oggi, in occasione del mio onomastico rivaluto il potere che ciascuno di noi ha intrinseco nel proprio nome. Marghe e (ri)Tina: eravamo una coppia speculare, io e mia nonna. Margherita ci riconosco oggi, non ieri quando associavo questo nome a eleganti dame che sorseggiavano té all'ombra delle camelie sul lago Maggiore.
Margherita lei, Margherita io. Due di due. Due in una perché spesso mi rifletto in lei, ammettendo che ho preso così tanto da mia nonna da poterne essere grata fino all'ultimo giorno di vita.
Due più due, perché in due la relazione è talmente perfetta da raddoppiare il potenziale. In due ci si confronta, ci si scontra, ci si accoppia, si genera e - soprattutto - non si è mai soli.
Due più due...
Volevo pubblicare questo post alle 22:22 ma come spesso accade sono andata lunga: 22.23, 22:24, 22,25...
E sono già le 23. Troppe distrazioni permeano la nostra vita. Troppi giri di parole, di conoscenze, di idee, di luoghi, di boe. Tanti, troppi, giri giri tondi, intuendo che ciò che cerchiamo sta lì, proprio dietro di noi ma - sembra impossibile - non riusciamo a vederlo, ad acchiapparlo.
Ci provo. E giro.
Ci provo. E giro.
Ci riprovo. E giro a vuoto: un motore in folle, letteralmente.
Un giro di valzer che potrei danzare e troppo spesso mi limito ad eseguire.
Scorrono le note, passano i minuti, sfila la vita. E io spesso mi trovo ancora lì, a girare in tondo, mentre i piccoli diventano grandi...
22022022 è una sequenza che, letta in un verso e nel verso contrario, mantiene lo stesso significato, come la frase: "i topi non avevano nipoti" o "È corta e non è sadica e non è acida se non è atroce" e chi più ne ha, più ne metta. Ma giro intorno a innumerevoli possibilità espressive, cogliendone la piacevolezza del gioco simbolico, senza mai arrivare a un risultato, senza mai trovare ciò che cerco. Sto nel flusso, mentre ogni tanto probabilmente è meglio fermarsi, respirare e capire cosa perché ci gira la testa.
Ogni tanto cambiare direzione allarga la prospettiva e permette di trovare dove non avremmo mai pensato di poter arrivare.
E se è vero che non c'è due senza tre, vi invito a ritrovarci alle 20:30 del 02032030. Meno intrigante, forse, del palindromo di doppi di oggi ma ugualmente unico.
Otterrò caffè? Beh che beffa! Corretto.
E le tazzine igienizzatele.
Era pacifica pare.
Tranquilli: non do sempre i numeri. Queste frasi sono palindrome e un caffè ha sempre senso, specie se espresso. Sorseggiamo, dunque, i giri e rigiri, purché non siano raggiri. Di noi stessi e delle nostre credenze, ricordando che tutto può esser letto almeno in due modi, non necessariamente sequenziali, da sinistra verso destra o vicevera.
«Palindroma poesia, la quale sì, legger deve essere / in questo mondo pazzo; / tutto sembra, pesantemente, / affondar nell'oceano e sparire. // Invece, mondi vedendo / e volando campi, monti e colli, / ella passò e passò nuovamente. // Questa scelta fu possibile, / essendo parallele strade: /come sopra, anche sotto. // Da leggere da sotto, anche sopra, /come strade parallele. / Essendo possibile, fu scelta. // Questa nuovamente passò e passò, / ella colli e monti campì volando / e vedendo mondi invece sparire /e nell'oceano affondar, pesantemente. /Sembra tutto pazzo, mondo, questo in essere. // Deve legger-si quale la poesia palindroma».
(Andrea Corradini)
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