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Immagine del redattoreMargherita Pogliani

Prendiamoci cura del nostro futuro


Fiori, fiori ovunque: dalle pratoline ai cachi, dalle lavande agli agrumi.

La natura ci richiama al senso della vita: fiorire, dare frutti, creare nuovi semi, radicarsi.

Oggi il cedro mi ha regalato piccoli bouquet di grandi zagare, un incanto alla vista e all’olfatto.

Profumano di futuro. Profumano di mamma.

Li dedico a, te, mia meravigliosa “madre” (come direbbero i gemelli!) e a tutte noi, mamme di vita e di idee, per celebrare e ricordarci la nostra forza creativa e generativa. Perché come ci insegnano le nostre nonne e bisnonne abbiamo una capacità di resilienza innata. La vita ci piega ma raramente ci spezza. La vita ci insegna e noi impavide pensiamo sempre che andrà meglio, perché “domani è un altro giorno”.

Ringrazio Mario Verna per avermi ricordato che le task force di donne, quelle vere, quelle del cuore, una soluzione la trovano.

E’ parte della nostra genetica trovare soluzioni, allargare lo sguardo su più possibilità, perché siamo tutte mamme dentro. Siamo cresciute con la maternalità - da non confondersi con la maternità – che è l'innata capacità femminile di prenderci cura degli altri. Perché dalla soddisfazione dell’altro dipende il nostro benessere. Questa attitudine - spesso autodistruttiva - per Carol Gilligan, psicologa e ricercatrice americana, identifica l’etica prettamente femminile. “Il concetto di cura necessita del riconoscimento dell’altro, il preoccuparsi per qualcuno, l’interessarsi alla sua condizione di vulnerabilità e di bisogno, in quanto avente valore: prendersi cura significa porsi in un atteggiamento di empatia (capacità di sentire insieme all’altro) e di sollecitudine, avvertendo un forte senso morale verso l’altro, il tutto fondato su di un rapporto di fiducia. Il prendersi cura è inoltre un processo che si dilata nel tempo, dunque è una virtù che si acquisisce con l’esercizio del comportamento, con una buona pratica sorretta e accompagnata da una profonda motivazione personale”.

Sono grata e fortunata perché sento di provenire da una stirpe di donne fuori dall’ordinario, che si sono sempre distinte per sensibilità, serietà, coraggio e soprattutto capacità di prendersi cura degli altri. La motivazione di base era l’amore per i figli. Non solo per la genia in sé, bensì perché i figli, come i progetti, erano e sono il nostro futuro. Il nostro futuro sono semi presenti che sentiamo, nutriamo, cresciamo, accudiamo e sosteniamo affinché maturino e diano a loro volta frutti.

Semi divini sono stati sparsi in ogni essere umano, e se ad accoglierli è uno che li coltiva bene, germogliano delle creature simili all’originale e crescono uguali alla matrice da cui sono nati (Seneca)

Questa Fase1 mi ha insegnato l’importanza di ammettere che sono vulnerabile e oggi più che mai ho bisogno di prendermi cura con il cuore e seriamente dell’altro come di me stessa.

Mi ha obbligata a non prendermi direttamente cura degli altri per il mio e loro bene.

Mi ha insegnato a prestare un'attenzione diversa, dettata dal rispetto, centrata sulle emozioni.

Mi ha ricaricata di energie da investire sempre di più sulla creazione e condivisione di un futuro basato sul “take care”, inteso in tutte le sue sfumature: curare, custodire, provvedere, proteggere, interessarsi, vedere, guidare.

Penso che oggi noi donne, mamme, di qualsiasi tipo, siamo chiamate ad accogliere le insicurezze, le paure, le negatività, l’esasperante ambivalenza che ci circonda come piccoli semi da far crescere, prendendocene cura con tutte le nostre virtù: comprensione, empatia, compassione, accoglienza, ascolto, gentilezza, vulnerabilità, curiosità, responsabilità, coraggio.

Il contributo straordinario di milioni di donne alla sfida globale contro il coronavirus è sotto gli occhi del mondo: ovunque e in ogni settore, la loro professionalità e capacità di prendersi cura degli altri stanno risultando indispensabili alla tenuta sanitaria, sociale e produttiva del Paese.

E se anche dovessi limitare la visuale sul mio giardino personale, vedo solo donne con potenzialità straordinarie, unite da una caratteristica comune: “take care”, con visioni e semi concretamente migliorativi del mondo in cui viviamo. Perché la nostra natura è generativa e viscerale: per difendere il nostro futuro siamo disposte a tutto!

Buona fioritura, amiche mamme

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1 comentario


Enrico
Enrico
08 may 2020

Cara Marghe, credo che questo sua uno dei più bei pezzi che tu abbia mai scritto, e ti fa onore, ti assomiglia e fa vedere il tuo futuro, con la stima e l'amore di sempre, il tuo papà

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